Skip to content

Come migliorare il drenaggio del prato

È possibile che il terreno sia eccessivamente saturo d’acqua o che non dreni correttamente, facendo sì che il prato rimanga costantemente bagnato. Se il prato non si asciuga, possono insorgere problemi, poiché i ristagni idrici sono spesso una delle cause principali delle malattie fungine del manto erboso.

Valutare l’irrigazione

Prima di preoccuparsi, la prima cosa da fare è valutare se l’apporto d’acqua è corretto. Potresti essere sorpreso di scoprire che dovresti calcolare per quanti minuti irrigare il prato e fare un semplice test dell’impianto di irrigazione per capire se l’acqua viene distribuita uniformemente su tutta la superficie del prato o se ci sono zone più irrigate e altre più secche.

Una cattiva irrigazione è spesso la principale causa di ristagni idrici. Tuttavia, potrebbe non essere sempre questo il problema. Se hai già controllato l’impianto di irrigazione e ti sei assicurato che l’acqua arrivi in modo omogeneo ovunque nel prato, allora devi verificare se il terreno è ottimizzato per il drenaggio.

Gli effetti negativi dei ristagni idrici

Un’eccessiva quantità d’acqua può essere un grande problema per il tappeto erboso. Se il problema interessa più di un terzo del prato, è probabile che il cattivo drenaggio del suolo sia la causa. Gli effetti negativi possono includere:

  • Marciumi fungini
  • Formazione di muschio
  • Scarsa crescita dell’erba
  • Malattie del prato
  • Nei casi più gravi, morte del manto erboso

Sistemazioni idrauliche del terreno

I lavori agronomici necessari affinché l’acqua venga drenata correttamente nel sottosuolo sono definiti “sistemazioni idrauliche del terreno“. Sebbene possano sembrare impegnativi, il tuo prato ne trarrà grandi benefici. In particolare, queste sistemazioni comportano la creazione di un sistema di tubazioni porose (dreni) che aiutano l’assorbimento dell’acqua da parte del terreno circostante.

I danni più gravi del ristagno idrico

L’eccesso di acqua stagnante sulla superficie del terreno può causare danni maggiori se combinato con altri fattori come clima rigido, continuo calpestio (che stressa il prato) o presenza di zone d’ombra. Una cattiva arieggiatura del terreno può causare asfissia radicale, impedendo alle radici di assorbire correttamente i nutrienti e bloccandone lo sviluppo. I danni più gravi possono derivare dai danni parassitari alle radici, che, se colpite da funghi, possono portare alla morte dell’intero prato.

Le cause del cattivo drenaggio

Le cause del cattivo drenaggio del terreno possono non dipendere necessariamente da una cattiva manutenzione del prato. Possono essere dovute a:

  • Poca permeabilità del suolo: spesso nei terreni argillosi, che sono poco drenanti.
  • Difficoltà di sgrondo: impossibilità dell’acqua di penetrare negli strati più profondi del suolo a causa di ostacoli naturali come roccia o sottosuolo compatto.

Quando intervenire con sistemazioni idrauliche del terreno

Non sempre i lavori di drenaggio sono drastici. Le sistemazioni idrauliche del terreno sono necessarie solo in casi estremi. Se il prato è danneggiato da un evento come un’alluvione, ci sono altri metodi per recuperarlo. Questi interventi si svolgono quando il terreno non è adatto o prima di posare il manto erboso come misura preventiva per un drenaggio perfetto. È sempre consigliabile chiedere consiglio agli esperti e spiegare dettagliatamente il problema prima di intervenire, per evitare situazioni spiacevoli.

Come risolvere un cattivo drenaggio del prato

Per eliminare l’acqua accumulata in superficie, si possono usare diverse tecniche. La più efficace prevede la realizzazione di una rete di tubazioni porose chiamate dreni. Questi dreni raccolgono l’acqua e la convogliano in un punto di raccolta. Sebbene questa tecnica possa sembrare complessa, è estremamente risolutiva per i ristagni idrici.

Fasi per l’installazione dei dreni

  1. Valutazione del prato: Analizza il livello di umidità e le dimensioni dell’area da trattare.
  2. Progetto e tracciatura: Progetta il sistema di drenaggio e traccia le linee delle tubature. Le linee devono essere parallele e distanti 1-2 metri l’una dall’altra, con una lieve inclinazione per favorire il deflusso dell’acqua.
  3. Punto di raccordo finale: Stabilire un punto di raccolta in una zona più bassa. L’acqua in eccesso verrà raccolta senza creare ristagni.
  4. Ricoprire e riseminare: Una volta installati i dreni, ricopri con terriccio fertile e risemina le zone lavorate. Dopo alcune settimane, l’erba si riprenderà e il terreno sarà completamente ripristinato.

Profondità dei tubi

La profondità dei tubi varia a seconda del terreno e delle sue condizioni. Per i tappeti erbosi, i dreni si posizionano solitamente a 40-60 cm di profondità. Se i dreni sono posizionati troppo in superficie, potrebbero danneggiarsi nel tempo o durante la manutenzione del prato.

Dopo le sistemazioni idrauliche

Una volta terminati i lavori e riseminato il prato, è consigliabile calcolare per quanti minuti irrigare il prato e implementare un sistema di irrigazione bilanciato. Assicurati che l’erba sia forte e ben nutrita ora che il terreno è ben drenato. In zone ombreggiate, risemina con sementi adatte e mantieni una buona manutenzione per evitare che il problema si ripresenti. Migliorare il drenaggio del prato è essenziale per garantire la salute e la bellezza del tuo spazio verde. Con un’attenta valutazione, interventi mirati e una corretta manutenzione, potrai godere di un prato sano e rigoglioso, libero dai problemi causati dai ristagni idrici.

Facebook
Pinterest
Twitter
LinkedIn
× Progettiamo il Verde